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Questa storia comincia nel febbraio 2011. 
Una storia come tante, cosa volete che sia, avere un gatto? No?

No.
Per me no.
Ho sempre desiderato avere un animale e, certo, 
tenere un cane in appartamento in città è impegnativo e difficile... 
E per le vacanze poi? E la casa in montagna?

Un gatto è meno impegnativo, ma in soldoni, quando tu sei solo una bambina, 
chi deve poi smazzarsi l'incombenza di gestire l'animale di casa? 
I genitori, in effetti...

I miei sono sempre stati molto coerenti su questo punto: 
era un impegno che non volevano prendersi, quindi ho sempre ricevuto un sonoro "no"
...ogni volta... e le volte erano davvero un sacco!

Mia mamma inoltre ha subito un piccolo, grande trauma da ragazzina: 
la sua famiglia aveva provato a prendere un cucciolo di boxer,
al quale lei si era affezionata moltissimo. 
Ma il piccolo è purtroppo morto a causa di una infezione post operatoria
quando hanno fatto il taglio della coda.
Mia mamma ha sofferto moltissimo e da quel giorno si è giurata:
"Mai più soffrire per un animale!"
Mantiene questa promessa fatta a sé stessa tutt'oggi.

La filastrocca era sempre quella, ogni volta: "Quando avrai una casa tua
ed un lavoro tuo, quando saprai cosa vuol dire doversi prendere appieno
delle responsabilità, allora, se vorrai potrai avere tutti gli animali che vuoi".

Così come mia mamma ha sempre mantenuto quella promessa di
non voler mai più soffrire per un animale (posizione che mi
amareggia molto, perchè è come svalutare l'amore da e per un animale),
io ho sempre ritenuto che invece ne valesse nonostante tutto la pena,
così come mi sono sempre opposta, fin da piccolissima, all'idea
che gli animali non abbiano un'anima, concezione che trovo disumana - appunto.

Certe cose dette ai bambini, si stampigliano a fuoco nelle Anime che anelano a qualcosa.
Così è stato per quella frase:"Quando avrai la tua casa potrai avere
tutti gli animali che vuoi!"

Bene.
Fatto.
Gatto!
(x2)







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